Iniziamo subito a sfatare un falso mito, per utilizzare il DAE non occorre essere medici, non occorre aver fatto dei corsi (anche se averli frequentati sarebbe meglio) non si incorre in nessuna “condanna penale” nell’averlo usato senza alcuna preparazione.
L’unico sbaglio sarà di non aver provato ad utilizzarlo qualora ti fossi trovato nella condizione di doverlo usare e non lo hai fatto.
Semplificando al massimo il funzionamento del DAE, potremmo dire che le uniche azioni che un ipotetico soccorritore dovrebbe fare sono:
-prendere il DAE dalla cassetta in cui è custodito
-aprirlo, accenderlo e seguire le istruzioni vocali che verranno impartite dal DAE stesso (oppure dall’operatore del 118 col quale ci si potrebbe interfacciare durante il primo soccorso) una volta applicati gli elettrodi al petto della persona che presumiamo possa esser stata colpita da attacco cardiaco.
Sarà poi il DAE a decidere se farci erogare la scossa oppure no.
Effettuerà un elettrocardiogramma e se i parametri vitali lo richiedessero ci chiederà di premere un pulsante col quale rilascerà una scossa elettrica per provare a far ripartire il cuore del mal capitato, diversamente non accadrà nulla e -una volta sopraggiunti i soccorsi ufficiali- potremo riporlo li dove lo abbiamo preso.